Alex ha scritto:
Salve professoressa. Vorrei sapere come affrontare questo esercizio. Si consideri la cella elettrochimica:
Pt / H2 (1atm), pH = 1,00 // [Ag+] = 0,10 M / Ag
Sapendo che E°(Ag+/Ag) = 0,800 V, calcolare la f.e.m. a 25 °C. Inoltre, ipotizzando di poter variare la concentrazione di H3O+ della semicella di sinistra, per quale valore di pH la pila risulta scarica? Grazie in anticipo.
La risposta è questa:
La f.e.m. di una pila corrisponde alla differenza tra il potenziale di riduzione del catodo, che è il polo positivo a cui avviene la semireazione di riduzione, e il potenziale di riduzione dell’anodo, che è il polo negativo a cui avviene la semireazione di ossidazione.
A partire dall’equazione di Nernst e dai valori di E° è possibile calcolare il potenziale di entrambe le semicelle e, successivamente, la f.e.m. della pila. Il catodo è la semicella, delle due, che presenta il potenziale di riduzione maggiore; in considerazione del suo elevato valore di E° rispetto all’E° dell’idrogeno, che per convenzione è 0 V, è presumibile che il catodo sia la semicella con l’argento.
In merito al secondo quesito, va specificato che la concentrazione di H3O+ (H+) nella semicella di sinistra varia sicuramente durante il funzionamento della pila, dato che in essa avviene la reazione redox
Ag+(aq) + ½H2(g) = Ag(s) + H+(aq).
che porta alla formazione di ioni H+.
Ricorda, poi, che in una pila scarica
- è nulla la differenza di potenziale tra le due semicelle
- la reazione redox che in essa avviene ha raggiunto l’equilibrio.
Per sapere qual è il pH quando la pila è scarica, si può determinare la costante di equilibrio della reazione redox utilizzando la relazione ΔE° = (0,0592/n) log Ke; essendo consistente la differenza tra i due E°, è presumibile che il valore della costante sia elevato e che al raggiungimento dell’equilibrio gli ioni argento si siano trasformati pressoché completamente in argento solido causando la formazione di altrettanti ioni H+. Essendo [Ag+] iniziale pari a 0,10 mol/L, possiamo quindi concludere che all’equilibrio si sono formate 0,10 mol/L di ioni H+ che si aggiungono alle preesistenti.
I calcoli in dettaglio sono questi:
EAg = E°Ag+/Ag + 0,0592 log [Ag+] = 0,800 + 0,0592 log 0,10 = 0,7408 V catodo
EH2 = E°H+/H2 – 0,0592 log {(PH2)½/[H+]} E°H+/H2 = 0 PH2 = 1 atm
EH2 = -0,0592 log (1/[H+]) = 0,0592 log [H+] = -0,0592 pH = -0,0592·1 = -0,0592 V anodo
f.e.m. = Ecat – Ean = 0,7408 V – (-0,0592 V) = 0,800 V
ΔE° = (0,0592/n) log Ke
0,800 = (0,0592/1) log Ke
Ke = 100,800/0,0592 = 3,26·1013
il valore della costante è elevato per cui la reazione è pressoché completa
[H+] prodotti = [Ag+] trasformati ≈[Ag+]iniziali = 0,10 mol/L
[H+] iniziali = 10-pH = 10-1 mol/L = 0,10 mol/L
[H+] totali = [H+] prodotti + [H+] iniziali = (0,10 + 0,10) mol/L = 0,20 mol/L
pH = -log [H+] = -log 0,20 = 0,699
In conclusione, la f.e.m. a 25 °C della pila in questione è 0,800 V mentre il pH, espresso con il corretto numero di cifre significative, della semicella a idrogeno quando la pila è scarica è pari a 0,70.